Dalla concimazione agli interventi urgenti per messa in sicurezza

La professionalità dell'intervento mira a mantenere l'albero sano, bello e sicuro

LOTTA ALLA PROCESSIONARIA

La processionaria del pino è un lepidottero che si nutre delle foglie di molte conifere, in particolare degli aghi di pino e cedro.

Il decreto 17 aprile 1998 - Disposizioni sulla lotta obbligatoria contro la processionaria del pino "Thaumetopoea pityocampa" - impone l'intervento di abbattimento della popolazione.

Nelle nostre zone sono molto frequenti sulle tre specie di cedro e sulle specie di pini, in particolare sul pino comune e sul pino austriaco.

Il ciclo della processionaria ha inizio con la deposizione delle uova sulle piante ospite in luglio-agosto. Le giovani larve si nutrono degli aghi della conifera, rendendo spogli i rami attorno ai nidi. Quando le temperature non consentono loro di sopravvivere senza protezione costruiscono un grosso nido di filo sericeo in cui svernare. 
Ad inizio primavera, le larve scendono in processione lungo il fusto per interrarsi e dare inizio alla metamorfosi. Le crisalidi possono rimanere interrate, in stato dormiente, fino a 7 e più anni. Da giugno ricomincia il volo delle farfalle e in luglio-agosto la riproduzione.

Benché la processionaria del pino sia difficilmente dannosa per l'albero lo è, purtroppo, per l'uomo. Allo stadio di larva sviluppa sul dorso dei finissimi peli urticanti che possono provocare reazioni allergiche della pelle, degli occhi e delle vie respiratorie. Bambini e persone particolarmente sensibili possono dover ricorrere a cure ospedaliere. Non occorre entrare in contatto con l'insetto, perché i peli si staccano facilmente disperdendosi nell'aria e cadendo, in ultimo, al suolo.

Possiamo intervenire per asportare i nidi tra dicembre e febbraio e, dal mese di giugno, possiamo impedire l'accoppiamento degli adulti installando trappole a ferormoni (quando riprendono gli sfarfallamenti degli adulti). Tali trappole, assolutamente innocue per l'uomo, impediscono la riproduzione degli insetti defogliatori.

FRESA DEI CEPPI

In seguito all'abbattimento o alla caduta di un albero, può sorgere il problema dell'eliminazione del ceppo o della ceppaia rimasta sul terreno, vale a dire del legno residuo, per motivi estetici ma anche per la sicurezza di persone e mezzi.

Per eliminare i vostri ceppi possiamo intervenire con una fresaceppi, un' ottima soluzione al problema, perché triturando il ceppo, lo riduce in segatura, creando un ambiente più favorevole all'eventuale piantagione di nuovi alberi.

L'utilizzo di tale macchinario risulta anche economicamente vantaggioso rispetto al noleggio di attrezzature quali escavatrici e macchinari similari, poiché, inoltre, elimina la necessità di riempire la buca creatasi di smaltire il ceppo.

L'utilizzo di macchinari particolarmente pesanti, inoltre, va evitato poiché compatta il terreno e può comportare asfissia radicale pericolosa per gli alberi circostanti.

 

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